Ambiti di Intervento

Servizi di valutazione e terapia

Età evolutiva

Le attività terapeutiche sono rivolte a bambini in età evolutiva con ritardi o disturbi del linguaggio o della comunicazione, disturbi del neurosviluppo come difficoltà o disturbi specifici dell'apprendimento scolastico (DSAp), disturbi dello spettro autistico, disturbo dell’attenzione (ADHD), disfluenze come balbuzie, ritardo cognitivo, disfonie infantili, deglutizione atipica.

Valutazioni

Valutazione del linguaggio in comprensione e produzione con test standardizzati per le diverse fasce di età. Rilascio di certificazione DSAp con equipe multidisciplinare accreditata dalla Regione Toscana.

Età adolescenziale e adulta

Valutazione trattamento delle difficoltà del linguaggio e della comunicazione (afasia: presa in carico riabilitativa delle competenze linguistiche a seguito di eventi ischemici). Disturbi della voce (disfonia: presa in carico delle difficoltà di fonazione di natura organica/funzionale). Valutazione e potenziamento nei casi di disturbi specifici dell'apprendimento. Deglutizione atipica.

Strumenti tecnologici

Conoscenza pratica e specialistica di un'ampia gamma di strumenti e software tecnologici per il potenziamento del linguaggio e delle difficoltà di apprendimento e del metodo di studio (sintesi ----OK----…tablet, tachistoscopio).

Giochi Terapeutici

Creazione di giochi progettati per mirare alle abilità linguistiche come coniugazione, struttura delle frasi, ortografia delle parole, ecc. Vengono creati anche giochi terapeutici secondo necessità durante le sessioni di logopedia.

Collaborazioni

La più ampia disponibilità al lavoro in rete con insegnanti, educatori, tutor, odontoiatri, ortodontisti, psicomotricisti, psicologi, ortottisti/optometristi, fisioterapisti.


Dott.ssa Giulia Cerri Logopedista Pisa e Lucca. Master in Diagnosi e trattamento dei Disturbi Specifici di Apprendimento

DISFONIA

La disfonia è uno dei disturbi della voce che va dalla raucedine fino all'afonia. In pratica con il termine disfonia si intende la difficoltà nel produrre una voce "fisiologica" indotta da cause che possono essere organiche o funzionali. Si definisce disfonia un'alterazione della voce caratterizzata da sintomi soggettivi, percepiti dalla persona, e da sintomi oggettivi, percepiti dagli altri. È classificata in organica o disfunzionale; l’assenza completa di voce va invece sotto il nome di afonia.
La disfonia può essere sintomo di malattie:

  • Congenite (sulcus cordale, laringomalacia, condromalacia, diaframma laringeo, mancanza dell'epiglottide...)
  • Paralisi cordali (monolaterali o bilaterali, in adduzione o in abduzione)
  • Infiammatorie (acute; croniche: noduli cordali, polipi cordali, disfonia disfunzionale ipocinetica, disfonia disfunzionale ipercinetica, edema di Reinke...)
  • Endocrine
  • Psicogene
  • Neoplastiche
  • Infettive (meningite, difterite)
  • Lesioni vascolari del bulbo encefalico
  • Disfonia della muta vocale
Proprio per questa varietà di cause scatenanti, è consigliabile arrivare alla diagnosi grazie ad una accurata laringoscopia indiretta La terapia è strettamente correlata alla causa della malattia e può essere medica, chirurgica, riabilitativa logopedica spesso eseguita con la terapia a vibrazione locale o una combinazione di questi interventi.

DISFAGIA

La disfagia è una disfunzione dell'apparato digerente, consistente nella difficoltà a deglutire, e al corretto transito del bolo nelle vie digestive superiori [1] e [2]; quasi sempre si manifesta come conseguenza di altri disturbi ostruttivi o motori, come presenza di neoplasie o acalasia. Può riguardare solo i cibi solidi, o anche quelli semiliquidi o liquidi. È da distinguere dall'odinofagia, che consiste in un'algia alla deglutizione.
Le cause possono essere di tipo ostruttivo, ovvero di riduzione del lume delle vie digestive superiori (esofago in particolare) per compressione o ostruzione, oppure di tipo motorio (discinesie). Rientrano nella prima categoria la presenza di corpi estranei, stenosi, tumori, diverticoli, infiammazioni, ingrossamento della tiroide, spondilite cervicale. Nel secondo gruppo, si comprendono gli esiti funzionali di patologie sistemiche, come polimiosite, sclerosi laterale amiotrofica o sclerodermia, e di patologie esofagee come l'acalasia, lo spasmo esofageo diffuso, o le discinesie idiopatiche dell'esofago.
Altre cause rintracciabili possono essere neurologiche, come la paralisi dei muscoli della lingua, o la poliomielite, oppure neuromuscolari, come la miopatia e la miastenia.
Esistono diverse tipologie nosografiche delle disfagie.
A seconda dell'eziologia:

  • Disfagia da anello di contrazione
  • Disfagia lusoria , se derivata dagli esiti anatomici di una vascolarizzazione toracica aberrante che insiste sul corpo esofageo
  • Disfagia maligna , se la causa è da imputarsi al restringimento del tratto esofageo a causa dell'espansione di un tumore
  • Disfagia psicogena , quando accade in assenza di ostacoli obiettivamente rilevabili al transito del bolo
  • Disfagia sideropenica, attualmente meglio conosciuta come sindrome di Plummer-Vinson.
A seconda della localizzazione:
  • Disfagia orofaringea , se la difficoltà riguarda il passaggio del cibo dall'orofaringe all'esofago
  • Disfagia esofagea , se relativa al transito esofageo
  • Disfagia valleculare.
A livello funzionale e semeiotico, si distingue inoltre tra:
  • Disfagia ortodossa , nel caso di difficoltà di transito all'inizio con i solidi, poi anche con i liquidi
  • Disfagia paradossa, nel caso di difficoltà di transito all'inizio con i liquidi, poi anche con i solidi (frequente in caso di acalasia esofagea).
In campo medico si è discusso se la disfagia possieda sintomi propri, o se i sintomi siano sempre correlati all'eziologia; rimangono comunque accertate le sue caratteristiche semeiotiche. A seconda della localizzazione la disfagia si può presentare con una clinica differente:
  • le manifestazioni cliniche della disfagia orofaringea sono rappresentate da difficoltà nel controllo del bolo nella cavità orale con perdita di saliva o cibo dalla bocca, tosse, sensazione di soffocamento per aspirazione nelle vie aeree, rigurgito nasale, ma anche affaticamento durante il pasto, deglutizioni multiple per uno stesso bolo e assunzione di determinate posture durante la deglutizione;
  • la disfagia esofagea, invece, si può manifestare con sensazione di cibo che si blocca a livello della parte bassa della gola o nel torace, pirosi, odinofagia.

AFASIA

L'afasia è la perdita della capacità di comporre e comprendere il linguaggio, dovuta a lesioni alle aree del cervello deputate alla sua elaborazione. Non rientrano nelle afasie quindi i disturbi del linguaggio causati da deficit sensoriali primari, da deficit intellettivi, da disturbi psichiatrici o da debolezza dell'apparato muscolo-scheletrico.
È causata da lesioni delle aree del cervello primariamente deputate all'elaborazione del linguaggio (area di Broca e area di Wernicke) o ad altre aree di connessione con diversi centri del cervello variamente implicati nella funzione. Queste aree sono collocate in genere nell'emisfero sinistro per i soggetti destrimani (nei rari casi in cui siano collocate nell'emisfero destro si parla di "afasia crociata").
Nei soggetti mancini, nel 60% dei casi si trovano nell'emisfero destro, mentre nel restante 40% nell'emisfero sinistro o in entrambi.
Le alterazioni comprese nel termine di afasia possono riguardare vari aspetti del linguaggio:

  • comprensione
  • produzione
  • ripetizione
  • strutturazione.
Il fenomeno quindi si può manifestare in vari modi: ad esempio può venire meno la capacità di riconoscere una parola o di scegliere la parola adatta. Una parola può essere sostituita con un'altra di significato diverso ma della stessa famiglia (ora invece di orologio), oppure può essere usata una parola sbagliata ma dal suono simile a quella giusta (zuccotto invece di cappotto), o una parola completamente diversa e senza alcun legame apparente con quella corretta; il disturbo inoltre può coinvolgere solo il parlato, la capacità di ripetere una frase, la strutturazione di un discorso di senso compiuto, o anche solo la capacità di scrivere. Spesso si accompagna ad altri disturbi, come la disartria o l'aprassia. È stato osservato su molti individui affetti da questa patologia che la dimenticanza delle parole segue un ordine ben preciso, senza eccezioni: le prime parole a essere dimenticate sono i nomi propri, poi i nomi comuni, seguono gli aggettivi e infine i verbi e le preposizioni. Grazie alle capacità neuroplastiche del sistema nervoso centrale, più evidenti nei bambini e nei soggetti giovani, le abilità linguistiche perdute possono, a volte, essere recuperate grazie all'intervento di aree cerebrali adiacenti o interconnesse.

Dott.ssa Giulia Cerri Logopedista Pisa e Lucca. Master in Diagnosi e trattamento dei Disturbi Specifici di Apprendimento

Dott.ssa Giulia Cerri, Logopedista a Pisa e Lucca

Dott.ssa Giulia Cerri

Logopedista

“Sfruttare le risorse individuali per una terapia efficace”

Logopedista

Valutazione e trattamento di un'ampia gamma di ritardi e disturbi del linguaggio: dislessia, discalculia (ragionamento logico-matematico), disgrafia, disfasia, disturbo del linguaggio primario, ritardi del linguaggio orale e scritto, disturbi della fluenza, disturbi della voce, disturbi degenerativi della comunicazione, afasia, disprassia, aprassia etc.

Valutazioni e sessioni terapeutiche previste per bambini, adolescenti e adulti.

Ricevo

  • Solo su appuntamento

Indirizzo

Giulia Cerri, Logopedista
Pisa, Via A.Gozzini 5
Lucca, San Concordio 138
T: (+39) 338 527 21 15

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